I vigneti
80 ettari di vigne in Langhe e Roero
Tutti i vigneti di Tenuta Carretta sono parte del distretto viticolo Langhe-Roero e Monferrato, un territorio straordinario, riconosciuto nel 2014 dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, e si estendono su oltre 80 ettari. Nei 35 ettari rappresentati da un unico appezzamento che si estende ad anfiteatro tutto intorno alla cantina, da Sud a Nord-Ovest, le uve coltivate sono per la gran parte arneis (per i Roero Arneis Cayega e Canorei), poi nebbiolo (per il Roero Bric Paradiso), barbera (per il rinomato Barbera d’Alba Bric Quercia) e favorita (il nome con cui nel Roero viene chiamato il vermentino).
Ma i vigneti di proprietà si estendono anche alle vicine Langhe, come i 2,6 ettari a Barolo, nella prestigiosa collina di Cannubi, da cui trae origine l’uva nebbiolo destinata alla produzione dei celebri Barolo Cannubi e Barolo Cannubi Riserva.
I vigneti di Cascina Bordino, a nebbiolo per 6,5 ettari, come quelli di località Garassino (4,5 ettari), si trovano invece nel comune di Treiso e sono destinati alla produzione dei corrispondenti Barbaresco, mentre dalle uve nebbiolo provenienti dalla vigna Tavoleto, in comune di Alba (8 ettari), viene prodotto l’omonimo Nebbiolo d’Alba.
Infine il dolcetto, che trova il suo habitat migliore nei vigneti della cascina Il Palazzo, in località Madonna Como (Alba), dove si produce l‘omonimo Dolcetto d’Alba.
Il vitigno Nebbiolo
È il vitigno più importante e più caratterizzante delle Langhe: simbolo del Piemonte, è il più antico vitigno a bacca nera della regione, uno tra i più nobili e preziosi d’Italia. Il nebbiolo ha bisogno di cure attente ed è molto esigente in fatto di giacitura e di esposizione al sole del vigneto, di lavorazioni e concimazioni, e per questo motivo non è di facile coltivazione. I suoli calcarei sono ideali, ma devono essere ricchi di sabbia, limo e argilla in giusta proporzione. Germoglia precocemente (nella prima decade di aprile) e la maturazione è invece tardiva, tradizionalmente a partire dalla prima decade di ottobre. Piuttosto sensibile agli sbalzi improvvisi di temperatura, ama le escursioni termiche che caratterizzano i passaggi tra il giorno e la notte, specialmente nell’ultima fase di maturazione, prima della vendemmia.
Il nebbiolo è l’uva dei grandi vini e riesce a esprimere il proprio carattere in modo particolare in quattro aree ben definite, ubicate sulle colline intorno alla città di Alba. In particolare, le aree che danno origine al Barbaresco, al Barolo e al Roero rappresentano tre ambienti distinti e caratterizzati. L’area che dà origine al Nebbiolo d’Alba è invece quella meno omogenea ed è rappresentata dalle zone di collegamento fra le prime tre. La diversità dei suoli e dei microclimi determina in modo importante l’espressione dei caratteri dell’uva nei diversi vini.
Tenuta Carretta è una delle poche aziende ad avere vigneti di nebbiolo in tutte le aree di origine dei vini a base di uva nebbiolo delle Langhe e del Roero: Barolo, Barbaresco, Roero, Nebbiolo d’Alba e Langhe Nebbiolo.
Il vitigno Arneis
Il Roero Arneis è uno dei vini bianchi italiani più apprezzati e l’arneis una varietà a bacca bianca sempre più utilizzata. Indicato nell’800 anche come “bianchetta d’Alba” o “nebbiolo bianco”, l’arneis è il vitigno simbolo del riscatto enologico del territorio roerino, che a sua volta lo ripaga con una superficie coltivata che aumenta di importanza e dimensione ogni anno. Il grappolo, a maturità, è di grandezza media o medio-piccola a seconda dei cloni, con una o due ali brevi, corto e compatto. L’acino è medio-piccolo, ellissoidale, a maturità di colore giallo verdastro, con sfumature grigio-dorate. Il germogliamento è medio-precoce (entro la prima metà di aprile) come pure la maturazione dell’uva (terza decade di settembre).
È un vitigno vigoroso, di fertilità buona e costante anche a livello di gemme basali. I vini sono di buona personalità e finezza, con profumi caratterizzati da intense sensazioni fruttate e floreali, ricchi di corpo e con acidità moderata.
Una viticoltura sostenibile
Nel vigneto, la filosofia produttiva di Tenuta Carretta si fonda sui temi della sostenibilità (ambientale, tecnica ed economica) attuata applicando le tecniche di viticoltura integrata, che prevedono l’utilizzo dei mezzi chimici solo quando davvero indispensabili a tutelare un armonico sviluppo della pianta.
Un vigneto gestito in modo adeguato, oltre a salvaguardare l’integrità del suolo, esalta la qualità delle uve e consente la produzione di vini di grande personalità, espressione fedele e riconoscibile del territorio di origine.