Cantina, Vini

Cannubi, il cuore del Barolo

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Se il Barolo è il “Re dei vini”, Cannubi è il suo trono d’elezione. Forse la collina più celebre dell’Italia del vino, sicuramente i vigneti più storici – le ricerche d’archivio fanno risalire le prime documentazioni al 1752, anno in cui la menzione apparve per la prima volta in un’etichetta – Cannubi è una combinazione irripetibile di fattori pedo-climatici, capace di dare vita a vini divenuti simbolo delle migliori espressioni della denominazione, tra cui i nostri Barolo Cannubi e Barolo Cannubi Riserva Collezione Franco Miroglio.

IL VIGNETO

La Menzione Geografica Aggiuntiva Cannubi occupa una posizione centrale su una dorsale collinare, più bassa delle circostanti, a forma di cuneo che si innalza poco prima del concentrico di Barolo. La punta del cuneo è orientata verso Nord-Est, in direzione di Alba, mentre la base si estende verso Sud-Ovest, terminando con le prime case del borgo. Questa configurazione geografica garantisce ai vigneti un’ottima esposizione, protetta dai venti freddi e favorita da condizioni climatiche ideali.

Cannubi è anche una zona di transizione tra le due principali zone geologiche del Barolo – da una parte, i terreni compatti e profondi del versante elveziano, dall’altra, i suoli più morbidi della componente tortoniana. Ne risulta un suolo unico nel suo genere, un mix di sabbia e marne con una significativa presenza di calcare – le celebri e distintive Marne di Sant’Agata Fossili. Questo la rende una meravigliosa sintesi delle diverse sfumature del Barolo: la robustezza e la struttura del settore elveziano (Formazione di Lequio) si combinano con l’eleganza e i profumi distintivi delle Marne di Sant’Agata Fossili.

In questa Menzione, Tenuta Carretta coltiva 2,6 ettari di vigneto di proprietà a uve Nebbiolo.

I VINI

Le uve di Cannubi danno origine a due etichette iconiche di Tenuta Carretta: il Barolo Cannubi e il Barolo Cannubi Riserva Collezione Franco Miroglio.

Barolo DOCG Cannubi

Il Barolo Cannubi esprime appieno la filosofia aziendale di Tenuta Carretta, volta a valorizzare il vitigno, il vigneto di origine e le caratteristiche uniche di ogni annata. La vinificazione prevede una fermentazione con macerazione a cappello sommerso che dura 15-20 giorni a una temperatura di 28°C. Successivamente, il vino viene affinato prima in tonneau di rovere e poi in botte grande per almeno 24 mesi; dopo l’imbottigliamento, segue un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia.

Nel bicchiere, il Barolo Cannubi è di colore granato vivo e intenso. Al naso, note aromatiche decise di rosa e frutta matura precedono i sentori di liquirizia, cacao e spezie; al palato, il vino rivela una struttura complessa, ottimo equilibrio acido-tannico e grande eleganza.

Barolo Riserva DOCG Cannubi Coll. Franco Miroglio

Icona assoluta di Tenuta Carretta, il Barolo Riserva Cannubi Collezione Franco Miroglio vuole celebrare sia la tradizione vitivinicola dell’azienda sia un grande uomo, Franco Miroglio: un imprenditore lungimirante, artefice del successo della famiglia nel campo manifatturiero e della moda. Fu lui ad acquisire Tenuta Carretta nel 1985 e a iniziare così la storia della famiglia nell’ambito della vite e del vino.

Ogni annata di questo Barolo Riserva – la cui produzione, ogni anno, è di sole 1260 bottiglie – è vestita da una diversa etichetta, che riprende un motivo di tessuto firmato Miroglio.

Il Barolo Riserva affina per oltre 60 mesi, di cui almeno 36 in botte e 18 in bottiglia. Il risultato è un vino elegante e strutturato, di grande carattere e potenziale d’invecchiamento – un fedele ritratto della leggendaria collina in cui nasce e un rispettoso omaggio al territorio.

L’annata attualmente in commercio – la 2018 – racconta una stagione atipica, caratterizzata da fasi meteorologiche molto diverse. L’inverno è stato regolare, con temperature anche sotto lo zero ma mai estremamente fredde; gli abbondanti rovesci hanno permesso alle falde acquifere di ripristinare i livelli abituali, messi a dura prova dalla siccità del 2017.

Una primavera fredda si è tradotta in un ritardo nel germogliamento, ma condizioni climatiche equilibrate fino alla fine dell’estate hanno favorito una maturazione perfetta delle uve, con elevata gradazione alcolica potenziale e acidità bilanciata – caratteristiche che hanno posto le premesse per una grande evoluzione. La 2018 si è rivelata un’annata capace di produrre vini di ottima struttura ma allo stesso tempo morbidi, equilibrati e armonici, con tannini eccezionalmente fini e vellutati.

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