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Canorei, un vigneto nella storia

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Canorei è un toponimo già presente nelle antiche carte e per questo è assurto alla dignità di Menzione Geografica Aggiuntiva all’interno del Disciplinare di Produzione del vino Roero DOCG.

Essendo la superficie delimitata tutta posta all’interno della proprietà di Tenuta Carretta, Canorei può essere considerato alla stregua di un “cru monòpole”, quindi di una denominazione di uso esclusivo dell’azienda.

 

IL VIGNETO

I vigneti della menzione si trovano all’interno della proprietà aziendale, nella porzione più a sud, su un suolo tipico del Roero, sabbioso, ricco di calcare e dall’elevato potere drenante, e danno origine al Roero Arneis Riserva DOCG Canorei, un vino che evidenzia ulteriormente le potenzialità dell’Arneis come vitigno alfiere e simbolo del territorio.

A pochi passi dalla cantina, il vigneto di Canorei si estende per 2,5 ettari. La sua posizione garantisce una perfetta esposizione al sole e una conseguente ottima maturazione delle uve; il tenore in sabbia e calcare del terreno espone la pianta – in funzione degli eventi meteorici stagionali – a frequenti deficit idrici. “Con un suolo simile, magro e permeabile – spiega Paolo Scaiola, enologo di Tenuta Carretta – la vite è sempre costretta ad andarsi a cercare i nutrienti e l’acqua in profondità. Questo la rende estremamente agile e reattiva, oltre che una fedele testimone dell’andamento climatico dell’annata”.

Il vigneto è coltivato a Guyot: “La forma di allevamento a Guyot – continua Scaiola – è una scelta solo apparentemente obbligata, essendo la forma una classica espressione della tradizione che distingue nettamente il Piemonte da molte altre regioni italiane. In realtà la scelta è figlia di una specifica filosofia di salvaguardia della pianta: l’obiettivo, per noi, è permettere alle vigne di invecchiare – e invecchiare bene. Evitare il cordone speronato, preferendogli metodi di allevamento che ci permettono di lavorare sempre su legno rinnovato, garantisce alla pianta una vita più lunga”.

Né è testimonianza la rimarchevole età del vigneto del Roero Arneis Riserva Canorei, con piante che hanno in media superato i 40 anni di età – una longevità notevole per l’Arneis -, che si traduce in viti oggi con una bassa resa produttiva, e grappoli con acini con bucce più spesse e quindi più resistenti agli attacchi parassitari e più ricche di composti fenolici.

 

IL VINO

Dalle uve di questi vigneti nasce il Roero Arneis Riserva Canorei, un vino che con la vendemmia 2024 raggiungerà il traguardo dei 30 anni di produzione, risalendo al 1994 la prima vendemmia dedicata.

La raccolta avviene a mano, preferibilmente nelle prime ore della mattina, per garantire la massima freschezza delle uve; il grappolo viene poi delicatamente pressato nella sua interezza. Il mosto fiore così ottenuto viene sottoposto a una prima macerazione a freddo e rimane poi a riposare per 7 giorni a bassa temperatura per illimpidire senza aggiunta di additivi, dopodiché viene avviato alla fermentazione in serbatoi di acciaio inox. Al termine il vino passa in tonneau, prevalentemente di rovere francese e, in misura minore, di acacia.

“L’affinamento in acacia non è una scelta frequente, perché è da sempre considerato un legno di minore interesse enologico, in quanto più difficile da gestire per gli aromi che sviluppa. – spiega Scaiola. – Dopo anni di osservazione e ricerca del modo migliore per esprimere la voce del Canorei, abbiamo però notato che questa combinazione profondamente territoriale (il Roero è ricco di boschi e l’acacia, qui, cresce in abbondanza in modo spontaneo) si armonizza splendidamente con le caratteristiche dell’Arneis. Poi usiamo legni piegati a vapore, e non a fiamma diretta, quindi non tostati, per ottenere sentori più morbidi e delicati, che valorizzano al meglio il carattere dell’uva”.

Dopo l’affinamento in tonneau, seguono – all’inizio dell’estate – l’imbottigliamento e la maturazione in bottiglia, che prosegue per almeno altri 12 mesi. Tenuta Carretta asseconda scrupolosamente i ritmi naturali del vino, garantendo che ogni bottiglia sia messa in commercio solo dopo il giusto periodo di affinamento, senza fretta.

Il Roero Arneis Riserva Docg Canorei è una vibrante espressione del vitigno e del territorio: il colore è giallo paglierino carico con riflessi dorati, mentre al naso il profumo richiama i sentori vanigliati, i fiori bianchi, il miele, la frutta esotica. In bocca è pieno e avvolgente, con un adeguato livello di acidità che conferisce freschezza e persistenza; un compagno ideale per tutto il pasto.

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