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I ritratti di Tenuta Carretta: Giampiero Gallesio

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Classe 1962, con una lunga esperienza nel settore della GDO, Giampiero Gallesio è l’Area Manager di Tenuta Carretta per il Nordovest, Centro e Sud Italia.

Spalla destra di Marco Sassano (Direttore commerciale Italia), a lui è affidato il non facile compito di coordinare la rete vendita, condurre gli affiancamenti, preparare documenti, listini e, soprattutto: «far stare sul pezzo gli agenti, aggiornandoli con costanza e facendo loro sentire la presenza dell’azienda quando ne hanno più bisogno».

Giampiero, qual è la tua formazione?

Sul campo, potrei dire. Mi sono fatto le ossa lavorando nel settore dei supermercati. Ho iniziato come direttore di un punto vendita Conti, storico marchio italiano della Grande Distribuzione oggi scomparso. Sono poi passato a lavorare con Generali Supermercati e infine con Carrefour, sempre come Area Manager. E poi ho fatto una pazzia…

Quale?

Ho pensato di mettermi in proprio. Ho creato una mia rete di punti vendita tra il Torinese e il Monferrato. Insieme a mia moglie Elisabetta gestivamo quattro supermercati tra Moncalieri, Costigliole d’Asti e Mombercelli. Un lavoro pazzesco, che assorbiva una quantità di tempo inimmaginabile. Fino a quando ho deciso di cambiare vita, di nuovo. Di avvicinarmi alla famiglia e di avere un po’ più di tempo da passare con mia figlia Emanuela.

È allora che sei entrato in contatto con Tenuta Carretta?

Decisi di prendermi un anno sabbatico, ma durò solo pochi mesi (ride n.d.r.). Tramite alcune conoscenze venni in contatto con Malgrà: cercavano una persona che li aiutasse con la parte commerciale. Era il 2012 ed ero di nuovo in pista. Nel frattempo, Malgrà stava per essere acquistata dalla famiglia Miroglio che, in seguito, scelse di farmi lavorare per Tenuta Carretta. Ed eccomi qui.

Cosa ricordi del tuo primo giorno di lavoro a Piobesi d’Alba?

Ero già da tempo appassionato di vino e sceglievo con molta cura le bottiglie per i reparti wine&spirits dei miei supermercati. Il marchio di Tenuta Carretta non mi era nuovo. Ma quando giunsi per la prima volta a Piobesi dissi: «Cavolo, non sapevo avessimo uno Château nel Roero!». Sono letteralmente impallidito e mi sono detto, questa azienda ha le carte in regola per diventare grande.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Aver a che fare con gli agenti è una sfida continua. Devo costantemente aggiornami, mettermi in gioco, imparare nuove strategie, non dare nulla per scontato. Insieme a Marco Sassano abbiamo capito che la formazione è alla base di tutto: dedichiamo perciò molto tempo ad aggiornare e affiancare la nostra rete vendita.

Come di consueto, anche a te chiediamo: qual è il vino di Tenuta Carretta che porti nel cuore?

Attualmente, è il Campofranco Langhe Doc Riesling. Fin dal 2020, quando iniziarono le prime vinificazioni sperimentali, ebbi la fortuna di assaggiarlo: che meraviglia, fu una vera rivelazione! Oggi Campofranco è stato premiato come miglior Riesling del Piemonte, il terzo in Italia. Mauro Uliassi (tristellato chef dell’omonimo ristorante) lo ha appena scelto per uno speciale menù in cui viene servito al bicchiere: per un commerciale come me questo significa che il vino “gira” molto di più in quanto non è “perso” all’interno di una carta dei vini. Il Campofranco ha però un difetto…

Ah si?

Andrebbe bevuto tra 10 anni per raggiungere la perfezione. Ma è troppo buono per aspettare

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