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Tenuta Carretta presenta le «Etichette d’autore»
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Tenuta Carretta, azienda vitivinicola di Piobesi d’Alba, nel Roero, ha nel suo Dna una profonda vocazione al dinamismo, frutto di una storia che dura ininterrottamente dal 1467, una delle più longeve d’Italia.
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo la gamma dei vini si è notevolmente rinnovata. Sono infatti state presentate le tipologie «Superiore» di tre etichette di vini “single vineyard” che già facevano parte dell’offerta di Tenuta Carretta: Bric Quercia Barbera d’Alba, Tavoleto Nebbiolo d’Alba e Il Palazzo Dolcetto d’Alba e – in occasione della celebrazione dei 555 anni di storia – è stata presentata ufficialmente una nuova linea di vini di pregio sotto il nome di Etichette d’Autore.
Questi vini rappresentano al tempo stesso una sfida e un omaggio ai vitigni nebbiolo e arneis protagonisti della rinascita enologica del Roero. Ma abbracciano anche un’interessante varietà come il riesling renano, che ha iniziato un suo percorso di diffusione in Alta Langa sin dagli anni ‘70 per divenire, oggi, un autorevole testimone di quel territorio.
Le Etichette d’autore sono tre vini che evidenziano l’eccezionalità dell’abbinamento suolo, clima, vitigno ed esperienza umana: «vini d’autore» perché particolari e innovativi dal punto di vista tecnico. Ma «vini d’autore» soprattutto perché illustrati da un’artista come Rosetta Avalle, il cui genio creativo si è espresso in molti campi. Pittrice e scultrice, figlia dello stesso territorio da cui provengono i vini, la Avalle ha saputo regalarci uno sguardo unico e originale sull’essenza femminile nell’eterna ricerca della sua rappresentazione. Un tributo a un’amica di Tenuta Carretta (Rosetta Avalle ebbe una profonda amicizia con Ivana Brignolo Miroglio) a tre anni dalla sua scomparsa, con tre vini di grande qualità e personalità.
Alteno della Fontana Roero Arneis Riserva Docg
Questo Roero Arneis Docg di sorprendente eleganza deriva il nome dal toponimo dell’appezzamento, «Alteno della Fontana», citato per la prima volta in un atto di divisione del 1594 tra due esponenti della famiglia Damiano, proprietaria di Tenuta Carretta fino al 1811.
Nasce da uve arneis pressate intere e fermentate in tini di acciaio sulle fecce fini, per almeno 24 mesi durante i quali vengono eseguiti batonnàge mensili per aumentare l’espressione della sapidità e la struttura del vino. All’imbottigliamento segue un periodo di ulteriore affinamento in bottiglia per un minimo di 24 mesi. È così che nasce un vino accattivante, con ampi profumi di pietra focaia con sentori di pompelmo, frutta bianca matura e fiori appassiti. Sapido e piacevole, pieno e armonico è un bell’esempio di Arneis Riserva che tiene fede al nome che gli veniva attribuito in passato: «Nebbiolo Bianco».
Campofranco Langhe Doc Riesling
Recentemente premiato come miglior Riesling piemontese e terzo migliore Riesling d’Italia al Concorso Nazionale del Riesling di Naturno, in Alto Adige, Campofranco è un vino dalle straordinarie caratteristiche varietali. Fresco, elegante e profumato, riesce a coniugare gli intensi profumi minerali tipici del vitigno con un’ottima vena acida, che gli dona un carattere vivo e piacevole.
Il riesling renano, d’altra parte, è un vitigno nobile, probabilmente originario della Mosella, che in Italia ha trovato poche aree elettive. L’Alta Langa, dove è stato studiato in via sperimentale fin dal 1975, è certamente una di queste.
Campofranco proviene da un appezzamento coltivato a circa 600 metri di altitudine, nel comune di Cissone. I suoli sono sedimentari, di origine marina e soffici, con caratteristiche opposte ai suoli della Mosella, che sono invece molto superficiali e con una importante matrice rocciosa. La differenza sostanziale è però data dalle caratteristiche microclimatiche dell’Alta Langa, zona poco piovosa che, nelle esposizioni sud-ovest, tende a evidenziare decise carenze idriche. È per questo per questo che i filari di Campofranco sono stati piantati con un’esposizione prevalente a nord, per beneficiare di temperature più fresche e della naturale conservazione dell’umidità nel terreno. Anche l’altitudine contribuisce a rallentare il ciclo vegetativo delle piante allungando l’epoca di vendemmia e regalando a Campofranco un’intrigante personalità.
Cuvée San Rocco Nebbiolo d’Alba spumante Doc Rosé
Cuvée San Rocco è uno dei rari esempi di Nebbiolo d’Alba spumante Rosé attualmente in commercio, ovvero un Metodo Classico da uve nebbiolo in purezza.
Il nebbiolo è senza dubbio l’uva più celebre per la produzione dei grandi vini rossi delle Langhe ma ha sempre dimostrato una certa versatilità, apprezzata fin dall’800, quando risultava particolarmente difficile ottenere vini capaci di reggere un lungo affinamento. Capitava perciò che, a volte, chi vinificava il nebbiolo lo faceva mantenendo uno spiccato residuo zuccherino al suo interno per renderlo più gradevole e per ridurne il caratteristico impatto tannico sul palato. Il vino così ottenuto rifermentava in bottiglia, dando origine ad una versione spumante leggermente frizzante e abboccata.
La nuova Cuvée San Rocco di Tenuta Carretta prende spunto da questa tradizione e la trasforma in uno spumante di eccellenza. È stato infatti scelto di utilizzare le uve degli appezzamenti di San Rocco Seno d’Elvio, frazione di Alba, particolarmente vocati al nebbiolo. E si è optato per una vinificazione che segue il Metodo Classico, ovvero la lenta rifermentazione in bottiglia dopo l’aggiunta di lieviti (un po’ come avveniva nel passato).
Nasce così un Nebbiolo d’Alba spumante Rosé di estrema eleganza, piacevolmente secco e deciso, di grande struttura e personalità. Un vino capace di stupire a tutto pasto e di esprimersi al suo massimo con i crostacei, i piatti di pesce e i risotti.