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Nebbiolo d’Alba e Langhe Nebbiolo, quali sono le differenze?

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Langhe Nebbiolo

Non sono in molti a conoscere le differenze tra Nebbiolo d’Alba e Langhe Nebbiolo.

In fondo, Alba è la capitale delle Langhe e il nebbiolo è il vitigno principe della zona, non è così? Dunque, quali sono le differenze tra Nebbiolo d’Alba e Langhe Nebbiolo, perché ci sono due denominazioni diverse in un territorio che, all’apparenza è simile? E quali sono, a livello percettivo, le peculiarità di ciascuna tipologia di vino.

Vediamole insieme.

LA DENOMINAZIONE

Iniziamo dal nome dei due vini. Nebbiolo d’Alba e Langhe Nebbiolo e appartengono a due denominazioni differenti, che hanno un diverso disciplinare. Entrambi sono vini a Denominazione di origine controllata (DOC). Mentre il Nebbiolo d’Alba, però, ha un suo disciplinare specifico, il Langhe nebbiolo fa parte della più ampia denominazione «Langhe», di cui il «nebbiolo» è la specificazione del vitigno. Essere un Langhe, dunque, significa prima di tutto appartenere ad un territorio di produzione più ampio rispetto a quello di Alba.

LA ZONA DI PRODUZIONE

Se la denominazione è diversa, è diverso il territorio da cui si possono produrre le uve per le rispettive tipologie. E qui veniamo alla prima, fondamentale differenza. Cercando di semplificare al massimo, si può dire che il Nebbiolo d’Alba può essere prodotto da vigneti appartenenti a una zona che insiste nei dintorni della città di Alba. Questa zona comprende alcuni comuni della Langhe (come Novello, Monchiero, Monforte d’Alba, La Morra, Roddino, Sinio, Diano d’Alba, Verduno e altri), ma anche molti comuni del Roero sull’asse Alba- Montà d’Alba a nord; e Bra-Govone su quello ovest-est. Il Langhe Nebbiolo, al contrario, può essere prodotto su tutto il territorio delle Langhe e del Roero, in un comprensorio che include 54 comuni e ha una ben più ampia varietà di suoli e microclimi.

IL VITIGNO

Il Nebbiolo d’Alba e il Langhe Nebbiolo sono due vini prodotti a base di uve di nebbiolo. E qui non si può sbagliare: dal punto di vista varietale il nebbiolo la fa da padrona. Eppure, anche qui esiste una differenza. Il Nebbiolo d’Alba deve essere prodotto con 100% uve nebbiolo. Per il Langhe Nebbiolo, invece, il disciplinare consente di utilizzare fino a un massimo del 15% di altre uve a bacca rossa non aromatiche, idonee alla coltivazione nella regione Piemonte. Questo dignifica che è assai possibile degustare moltissime versioni diverse di Langhe Nebbiolo, in base al blend deciso dal produttore. Il Podio di Tenuta Carretta, ad esempio, è un Langhe Nebbiolo ottenuto dal blend di nebbiolo (85%) e barbera (15%).

L’AFFINAMENTO

Anche l’affinamento delle due tipologie è assai diverso. Il Langhe Nebbiolo – almeno in teoria – non ha un obbligo di affinamento minimo. È però uso dei produttori affinare il Langhe Nebbiolo per almeno 6 mesi dalla data della vendemmia (a cui si aggiungono altri 4-6 mesi in bottiglia) in modo da far maturare correttamente il nebbiolo, vitigno che si esprime al meglio sulle lunghe distanze. Sull’uso delle botti il disciplinare non dice nulla: è a completa discrezione del produttore e dei risultati enologici che vuole ottenere. Il Nebbiolo d’Alba ha invece un minimo di invecchiamento, ovvero 12 mesi a decorrere dalla vendemmia. Esiste anche una versione Superiore del Nebbiolo d’Alba, che deve affinare almeno 18 mesi, di cui 6 in legno.

LA VERSIONE SPUMANTE

Per concludere questa carrellata di differenze, c’è ancora una cosa da sottolineare. Se esiste una sola tipologia di Langhe Nebbiolo, ce ne sono ben quattro di Nebbiolo d’Alba: il «base» (con affinamento di 12 mesi); il Superiore (che come abbiamo visto affina più a lungo e in legno); il Nebbiolo d’Alba Spumante e il Nebbiolo d’Alba Spumante Rosé (entrambi devono affinare  per almeno 6 mesi).

IN CONCLUSIONE

In conclusione, il Nebbiolo d’Alba e il Langhe Nebbiolo sono due vini che presentano delle differenze significative, sia in termini di zona di produzione che di caratteristiche organolettiche. Il Langhe Nebbiolo è un vino non classificabile in maniera univoca: il suo territorio di produzione è assai vasto e la sua vinificazione dipende molto dalla filosofia del produttore. Può essere un vino morbido e suadente, oppure tannico e longevo. Il Nebbiolo d’Alba ha invece caratteristiche più stringenti. È un vino certamente elegante e giustamente tannico, che nella versione superiore può diventare austero e magniloquente.

In ogni caso, entrambi i vini sono eccellenti esempi del potenziale del Nebbiolo, una delle uve più importanti e apprezzate in Italia e nel mondo.

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