Cantina, Ospitalità, Vini

Tenuta Carretta, 554 anni di viticoltura d’eccellenza

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Tenuta Carretta 554 anni

Cinquecentocinquantaquattro anni di storia. Il patrimonio di Tenuta Carretta si estende non solo nello spazio, con alcuni dei più prestigiosi vigneti di Langhe e Roero, ma anche nel tempo. Una continuità produttiva stupefacente, che fa della “Carretta” una delle cantine più antiche di Langhe e Roero.

All’inizio c’è sempre un nome.  Quello di una nobildonna, per l’esattezza.

Domina “Careta”, come si legge in alcuni documenti della metà del XIV secolo, diventa proprietaria di terreni nel comune di Piobesi: terre et prati scitam in finibus Pubbliciarum («terre e prativi siti sui confini di Piobesi»). È la prima volta che compare il nome Carretta e, da lì in avanti, questo sarà il toponimo del luogo.

Per avere certezza delle vigne, però, bisogna aspettare di circa un secolo.

È il 1467 e a Piobesi bisogna rinnovare i contratti per alcuni terreni. Il Marchese Andrea Damiano consignore del luogo, concede ai Corrado, Giacomino e Pietrino Porrino l’autorizzazione a coltivare le terre di sua proprietà nella “cassina Careta. Nello straordinario documento, vergato a mano e tutt’ora conservato, stupisce la ricchezza dei dettagli. La coltivazione delle terre prevede ampie estensioni di vigneti, che il Damiano si preoccupa vengano potati, sistemati e scacchiati (pratica agricola che asporta i getti infruttiferi dei tralci per favorire lo sviluppo di quelli che daranno frutto.

L’eccezionalità del documento, riconosciuto come atto fondativo della Tenuta, va ben al di là della testimonianza storica. È la certezza documentaria che, almeno dal XV secolo, le terre della «Carretta» ospitano una viticoltura di qualità, tanto da richiedere una serie di operazioni in vigneto preposte a non vanificarne la vocazione.

Dal 1467, i vigneti della Carretta non hanno mai smesso di essere coltivati per produrre grandi vini. Un’eredità consegnata dai Marchesi Damiano ai Conti Roero (nel 1811), e dai Conti alle famiglie Veglia (1932) e poi Miroglio (1985), a cui si deve il più importante lavoro di risistemazione dei vigneti, acquisto di nuovi appezzamenti e ristrutturazione attuale della Tenuta.

UNA COSTELLAZIONE D’ELEGANZA

Oggi Tenuta Carretta è più di una cantina. è una costellazione d’eleganza che, a partire dal vino, svela il piacere di vivere e fare esperienza dei vigneti riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un luogo esclusivo, aperto e accogliente che comprende un ristorante stellato, camere di charme, trekking fra i vigneti, visite e degustazioni personalizzate.


554 anni di Carretta: una storia “Tenuta” bene!

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