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Garassino, la raffinata classicità del Barbaresco
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All’estremo Nord del territorio comunale di Treiso, in località Garassino, si trovano i vigneti di nebbiolo che danno origine all’omonima Menzione Geografica Aggiuntiva (MeGa), da cui Tenuta Carretta ottiene il Barbaresco Garassino Docg.
Siamo nelle Langhe orientali, a ridosso del fiume Tanaro, circa 5 km a est di Alba sul percorso tracciato dalla Strada Provinciale SP3 che, attraverso località Altavilla e un meraviglioso percorso panoramico, ci conduce nel cuore della denominazione Barbaresco, circa 1500 ettari vitati, di cui 700 a nebbiolo, suddivisi su quattro comuni: Barbaresco, Neive, Treiso e la frazione San Rocco Seno d’Elvio, appartenente alla circoscrizione di Alba.
Osservando la mappa di Treiso, i vigneti di Garassino si trovano sui confini nord-occidentali, vicino alla località Pertinace, lungo la bella dorsale della collina del Nervo, che collega le Menzioni Geografiche di Bricco di Neive, Nervo e Rizzi, per terminare proprio con Garassino, la cui conformazione geografica assomiglia proprio a un cuneo con la punta rivolta verso Nord.
La dorsale su cui poggiano i vigneti di Garassino la divide in due versanti, il primo con esposizione ovest, delimitato da noccioleti e dal torrente Cherasca, che forma la valletta di Pertinace e poco più avanti confluisce nel Tanaro; il secondo in direzione est con affaccio su di un boschetto di fondovalle. Sul crinale della collina, con vista a 360 gradi sui vigneti, sorge Villa Garassino, recentemente ristrutturata dalla proprietà e trasformata in un country hotel con bistrot.
IL VIGNETO DI TENUTA CARRETTA
Tenuta Carretta è l’unica cantina a vinificare la MeGa Garassino cosa che, di fatto, lo rende un monopòle dell’azienda.
Sono 3,70 gli ettari vitati a nebbiolo e i filari occupano i due versanti della dorsale collinare godendo di un’ottima insolazione per quasi tutta la giornata. I suoli, di origine antica, appartengono al periodo Serravalliano (emersi dal mare tra i 13 e gli 11 milioni di anni fa), caratterizzati dalle Formazioni di Lequio, composte da un’alternanza di strati marnosi e sabbiosi. Si tratta di suoli limosi, con una discreta percentuale di argilla e calcare, completamenti diversi (quando si dice il fascino delle Langhe…) da quelli di Cascina Bordino, che pure distano meno di 4 km, sempre a Treiso, e insistono su suoli più antichi e in tutto simili a quelli di Serralunga d’Alba, contraddistinti dalle Marne di Sant’Agata fossili, ricche di sedimenti fini, limo, argilla e molta meno sabbia.
Garassino regala vini che fanno vanto della loro florealità, grazia ed eleganza; etichette giocate sulla complessità piuttosto che sul nerbo, su di una “raffinata ed equilibrata classicità” piuttosto che sulla potenza.
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