Vini, Cantina

Le nostre grappe monovitigno: distillati unici e preziosi

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La grappa è un distillato molto più prezioso di quello che si crede, specie se ottenuta da un’unica varietà di vitigno: da 100 kg di vinacce si ottengono solo 5 litri di grappa!

La grappa è un distillato quantitativamente limitato. Pensateci. La sua materia prima, per legge, è composta dalle sole le vinacce, ovvero le bucce e i vinaccioli dei grappoli pigiati per ottenere il vino. In zone come il Piemonte, dove le aree vitivinicole sono rigorosamente limitate, la produzione della grappa dipenderà sempre dalla quantità di vinacce disponibili. Paradossalmente, se la richiesta di grappa incrementasse esponenzialmente, potrebbe non esserci prodotto a sufficienza per far fronte alla domanda: una cosa impensabile per altri distillati come vodka, gin o whisky, che potrebbero semplicemente aumentare le quantità importando cereali.

La grappa monovitigno

Una grappa monovitigno è un distillato la cui materia prima è ancora più circoscritta: le sue vinacce provengono da una sola varietà, ovvero dalle uve di un solo vitigno – nel caso di Tenuta Carretta dalle uve dei suoi vigneti coltivati ad Arneis (principalmente nella zona di Piobesi d’Alba, nel grande corpo unico che si estende attorno alla cantina) e da quelli coltivati a nebbiolo da Barolo. A questo limite varietale se ne aggiunge uno produttivo, e non di poco conto: la resa di una grappa artigianale – ovvero la quantità di grappa al netto delle sue vinacce – si aggira attorno al 5%.Grappa di Arneis e Grappa di Barolo Tenuta CarrettaDa mille a dieci

Per farvi capire quanto la grappa è preziosa, ricorreremo a un esempio numerico a partire dai grappoli ancora da pigiare. Partiamo da una tonnellata di uve nebbiolo da Barolo le quali, utilizzando il valore massimo consentito dal disciplinare, cioè 80 quintali a ettaro, corrispondono a circa 0,125 ettari, 1250 metri di vigneto. Una tonnellata di uve queste uve produrrà, a spanne, 100 kg di vinacce utili alla distillazione, il resto sono mosto e raspi. Quando 100 chilogrammi di vinacce vengono sottoposte a distillazione, producono all’incirca 5 litri di grappa. Non strabuzzate gli occhi, avete capito bene: da una tonnellata di uve nebbiolo raccolte a mano sulle colline delle Langhe si producono circa 10 bottiglie da mezzolitro di Grappa di Barolo Tenuta Carretta!

La grappa monovigna Cannubi

Quando da monovitigno diventa monovigna, la grappa si “concede” in numeri sono ancora più esclusivi. È così che nasce il gioiello dei distillati di Tenuta Carretta: la Grappa di Barolo Cannubi, ottenuta dalla distillazione delle vinacce provenienti dalle uve del cru Cannubi, circa due ettari e mezzo che Tenuta Carretta conduce su quello che è considerato uno degli appezzamenti più prestigiosi d’Italia e del mondo intero. Il processo produttivo è di tipo artigianale e parte dalle vinacce fermentate, che sono sottoposte a distillazione diretta in caldaia a vapore in impianto discontinuo: la grappa che ne deriva viene postai botti di rovere per un affinamento di almeno dodici mesi.

Il risultato è un distillato prodotto in quantità limitatissime, solo 500 bottiglie ogni anno, capace di raccontare Lo spettro aromatico delle pregiate uve di partenza, a cui si aggiungono i sentori dati dal suo invecchiamento in botti di rovere: sentori di frutta matura e secca si fondono a note di fieno di montagna e cocco. Una grappa speciale e suadente, ricca di corpo e avvolgente nei profumi, da vera meditazione.

Grappa di Barolo Cannubi Tenuta Caretta

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