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Langhetti o langaroli: come si chiamano gli abitanti delle Langhe?

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Se seguite il blog di Tenuta Carretta ormai avrete capito che non c’è niente che ami più di un enigma linguistico (se non contiamo la mia passione per Nebbiolo, Barbera e Arneis e la fissazione per il vitello tonnato).

La scorsa settimana ho scritto un post sui diversi termini usati per indicare il vigneto di Cannubi (tra l’altro vorrei ringraziarvi per i bellissimi commenti!).

Proprio mentre stavo facendo le mie ricerche per quel post mi sono reso conto che c’è un po’ di confusione su quale sia il termine più corretto per indicare gli abitanti delle colline delle Langhe: langhetti o langaroli.

In base alla mia personale esperienza posso dire che chi vive in Langa si autodefinisce langhetto. Tuttavia usano langarolo come aggettivo toponomastico, ad esempio si dice tradizione langarola riferendosi ad una tradizione delle Langhe.

Tuttavia gli italiani che non sono piemontesi utilizzano langarolo sia per indicare gli abitanti che come aggettivo per tutto ciò che appartiene alla cultura delle Langhe.

Negli ultimi giorni mi sono dedicato ad analizzare i diversi casi in cui questi due termini vengono usati. Ed ecco cos’ho scoperto.

Nella versione online del dizionario Treccani compare la parola langarolo ma non langhetto (per chi non conoscesse l’Enciclopedia o il Dizionario Treccani stiamo parlando di una delle più autorevoli fonti di informazione sui temi della lingua italiana, della storia e della cultura. La sua versione online è una vera manna dal cielo!).

Nel suo libro del 2005 Quando inglesi arrivare noi tutti morti: cronache di lotta partigiana (Blu Edizioni), Adriano Balbo afferma che langhetto è la versione dialettale di langarolo (questo libro è una cronaca della Resistenza in Piemonte durante la Seconda Guerra Mondiale ed il suo titolo ironizza sulla pronuncia degli inglesi quando parlano l’italiano).

Ho trovato anche una fonte che sostiene che il termine langhetto si possa utilizzare per riferirsi a qualcuno molto astuto che si distingue per intelligenza ed abilità (ad esempio nel gioco delle carte).

Tuttavia vorrei indagare ulteriormente su questo significato.

Nessuno ancora conosce con certezza l’origine della parola Langhe o Langa. Molti langhetti credono che langhe significhi lingua (di terra), forse per la sua assonanza con lingua, ma nessun dizionario di toponomastica o di etimologia supporta questa (molto probabilmente errata) teoria.

Alcuni filologi sostengono che si tratti di un termine di derivazione celtica o forse Ligure. Ma esistono anche teorie che riportano le sue origini alla famiglia delle lingue indoeuropee.

Mi sono imbattuto anche in quella che è forse la prima menzione scritta di Langhe risalente al XIV secolo: “In muntibus Albe, ubi dicitur Langhe,” traducibile come “nelle colline ai piedi dei monti di Alba, dette Langhe” (Cronica Imaginis Mundi di Iacopo d’Acqui).

Non ci resta che proseguire in questa indagine grazie per averci seguiti e… al prossimo post!

Jeremy Parzen
Tenuta Carretta blogger

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