Cantina, Ospitalità, Vini

Giovanni Minetti: perchè non dovrei bere una bottiglia di Barolo con l’antipasto?

Lettura in

Giovanni Minetti (in alto) è uno dei professionisti del mondo del vino italiano più rispettati e benvoluti. Oltre che presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani è stato amministratore delegato di alcune tra le più importanti aziende vinicole piemontesi (compresa Tenuta Carretta di cui è l’attuale CEO). Il post che segue è il primo di una serie  di sue riflessioni su “I miti sul vino da sfatare”

I miti sul vino da sfatare, prima parte

I vini rossi vanno abbinati alla carne, i bianchi con gli antipasti purché non siano caldi. Per questi ed i primi piatti delicati vanno scelti rossi giovani e poco strutturati.

Parlando di cacciagione la norma vuole che il Barbaresco si abbini ai volatili mentre per tutti gli altri tipi di selvaggina è più indicato il Barolo.

E per I formaggi? Barbera d’Alba o Grignolino per i freschi. Per gli stagionati Barbaresco o Barolo.

Il Dolcetto: dovrei berlo con tomini di capra? O potrei gustarlo con un panino?

I vini secchi sono adatti agli aperitivi, quelli dolci al dessert. Ma che tipo di dessert? Forse una torta al cucchiaio?

C’è da diventar matti con tutti questi preconcetti.

Cosa mi impedirebbe di scegliere una bottiglia di Barolo o di Alta Langa per accompagnare un intero pasto?

Giovanni Minetti, CEO Tenuta Carretta

Share this