Ospitalità, Cantina

21.9 Flavio Costa a Tenuta Carretta: l’attenzione al dettaglio che vale una Stella Michelin

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È stato un autunno pieno di avvenimenti a Tenuta Carretta.

Una vendemmia che si prospetta eccellente sia per i vini rossi che per i bianchi.

Un nuovo ed esclusivo programma di trekking tra le vigne che permette ai visitatori di visitare l’azienda camminando tra i suoi vigneti.

Ma le buone notizie per questa stagione non sono finite: il mese scorso lo chef Flavio Costa ha ricevuto una Stella Michelin, la prima da quando ha iniziato a lavorare nel 21.9 di Tenuta Carretta.

Lo chef si era già guadagnato questo importante riconoscimento in un’altra attività, prima di trasferirsi a Piobesi d’Alba ed aprire il suo ristorante 21.9 all’interno di Tenuta Carretta. In molti avevano previsto che con il suo talento la stella sarebbe stata riconfermata, ma è stato comunque una notizia emozionante.

Ho potuto mangiare al 21.9 in tre occasioni e tutte le volte ho vissuto un’esperienza straordinaria, sia per la qualità delle materie prime che ber l’abilità e la personalità dello chef.

Una delle cose più stupefacenti dei menu di Flavio è che i suoi piatti sono prevalentemente a base di pesce, una scelta molto particolare in questa regione e dove è molto difficile trovare prodotti ittici così pregiati e ben lavorati. Tuttavia il Piemonte è legato storicamente, geograficamente e culturalmente al mare. Il ruolo primario che rivestono nella cucina regionale il tonno sott’olio e le acciughe ne sono una prova. Eppure prima del 21.9 non conoscevo nessun ristorante, nel Piemonte del vino, che proponesse piatti di pesce di questo livello. Non escludo che possa essercene un altro, ma non ho avuto modo di sentirlo menzionare da nessun gourmet, giornalista o food blogger.

L’approccio di Flavio alla cucina e la sua sbalorditiva capacità di reperire materie prime eccellenti non solo per quanto riguarda i prodotti del mare ma anche per quelli di terra, rendono il suo locale così speciale. Parimenti straordinaria è la sua capacità di combinare questi prodotti. Durante la mia ultima visita ho gustato un piatto in cui il tartufo bianco d’Alba non coronava delle uova o una fonduta bensì un assortimento di tuberi. È stato incredibile.

Ma la cosa che più mi ha sorpreso della mia ultima visita non ha a che fare col cibo.

Uno degli ospiti al nostro tavolo non sentendosi di fare un pasto completo avrebbe desiderato solo una tazza di tè. Si trattava di una cena di lavoro ed io e gli altri commensali siamo stati invitati ad ordinare. Lui avrebbe bevuto il suo tè al tavolo così da continuare a chiacchierare e lavorare con noi.

Tuttavia il cameriere non è tornato portando un semplice tazza di tè, ma un’intera selezione che comprendeva tipologie sia inglesi che orientali. Siamo tutti rimasti sbalorditi trovando in un ristorante una scelta così ampia e curata. Ma cos’altro potevamo aspettarci da un ristorante stellato?

Quando ci siamo alzati a fine cena, il mio sguardo è stato attirato dal carrello dei formaggi (che vedete in foto). Pur non avendolo ordinato non ho potuto non notare come il ristorante di Flavio fosse fornito di una ricercata selezione. Basta guardare questa foto per comprendere quanta cura sia stata posta nella stesura del menu dei formaggi al 21.9.

Come ho già detto quella sera non li abbiamo assaggiati, ma ora so che se lo avessimo fatto Flavio ci avrebbe subito sorpreso con dei formaggi fantastici.

Bravo Flavio! La tua originalità, la tua creatività, il tuo talento e la passione che metti nel tuo lavoro mi hanno stregato! Non vedo l’ora di tornare al 21.9!

Jeremy Parzen
Tenuta Carretta blog contributor

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