Cantina

“Tenuta Carretta racconta…” l’Arneis

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“Tenuta Carretta racconta…” è uno spazio digitale pensato per offrire ai nostri amici curiosità sul “Mondo Carretta”: storie di persone, strutture, vigneti, uve ed etichette. Tante informazioni, arricchite da interessanti focus tematici sul nostro territorio, il Roero: la sua enogastronomia, l’architettura, il folclore, gli usi e le tradizioni di una terra meravigliosa.

Un percorso conoscitivo che, nella prima tappa, racconta uno dei vitigni più coltivati in questa area Patrimonio dell’Unesco: l’Arneis.

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“L’Arneis, vitigno a bacca bianca della tradizione, originario del Roero” – parte 1°

L’Arneis è un vitigno a bacca bianca originario del Roero, dove vanta un’antica presenza e una forte tradizione.

Riferimenti storici testimoniano infatti che, fina dal XV secolo, i Conti Roero feudatari dell’omonima area, trasferirono dal Basso Monferrato delle talee di questa varietà di uva, il cui nome ha percorso diverse variazioni nel corso dei secoli, raggiungendo la forma attuale agli inizi del ‘800 quando alcuni inventari, redatti nelle Cantine di Guarene dei Conti Roero, testimoniano giacenze di vino Arneis, allora di gusto dolce.

L’etimologia del nome è motivo di appassionati dibattiti: la maggior parte delle fonti la riconducono al termine latino Renexij, e cioè al nome latino del Bricco Renesio posto alle spalle di Canale, simbolica capitale del territorio.

Arneis

Il recente successo commerciale del vino bianco Arneis è frutto di un lungo lavoro, costante e programmato, avviato alla fine degli anni ’70, quando giovani viticoltori del Roero, coscienti delle potenzialità di questo vitigno, iniziarono a considerare la sua coltivazione valida e proficua. Fino ad allora infatti, l’uva Arneis era prevalentemente offerta come prodotto da tavola e, se vinificata con un certo residuo zuccherino, produceva una bevanda dolce adatta ai momenti di festa.

Ceppi di Arneis venivano impiantati tra i filari di Nebbiolo e Barbera e le loro uve, dal profumo intenso e dalla maturazione precoce, attiravano gli uccelli preservando l’integrità dei vitigni tardivi a bacca rossa, considerati dal mercato di maggior valore.

Seguiteci per leggere la seconda e ultima parte dell’articolo dedicato all’Arneis…

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