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Nebbiolo: proprio quello che ci vuole per la cena del Ringraziamento
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In alto: un classico piatto del Giorno del Ringraziamento, con tacchino arrosto, prosciutto glassato, purea di patate con la salsa, farcitura di pane di mais, mais al vapore, fagiolini saltati in padella, e salsa ai mirtilli ( nel sudest degli Stati Uniti, il pane al mais è comunemente usato per farcire il tacchino; in altre zone, il ripieno più comune è il pane bianco).
Ogni anno, gli americani si interrogano su quale sia il vino perfetto per la festa del Ringraziamento.
La scelta del vino giusto per accompagnare il tacchino può essere così frenetica, che quest’anno, Eric Asimov; il più illustre critico enoico del New York Times ( e uno dei nostri wine writer preferiti) ha intitolato il suo articolo con tanto di note di degustazione: “ Scegliere il vino per il Ringraziamento senza impazzire”.
La sua è solo una delle centinaia di articoli e post di blog scritti dalle personalità più autorevoli del mondo del vino e dai wine blogger che popoleranno il web nelle settimane precedenti questa importante festa americana.
Una cosa su cui molti wine writers e amanti del vino sembrano essere d’accordo è che il pranzo del Ringraziamento non è qualcosa che è stato concepito con lo scopo di essere accompagnato ad un vino di pregio. Si tratta infatti di uno dei pasti più problematici, parlando di vino, di tutto il calendario.
Al contrario di festività che ruotano attorno ad una portata principale come la Pasqua (agnello) o la Vigilia di Natale (pesce), il Ringraziamento è un mix di tantissimi sapori, che oscilla da quelli intensamente sapidi (come il purè di patate in salsa) a quelli più acidi (come la salsa al mirtillo) fino a quelli dolci (come la torta di patate dolci sormontata da marshmallows).
“Non preoccupatevi di dover abbinare un particolare vino ad ogni portata“ scrive Eric ( e noi gli diamo ragione con tutto il cuore). “La gamma dei sapori è così vasta e imprevedibile che non ha senso preoccuparsene troppo”.
Ma se vogliamo abbinare i vini del Piemonte alle portate del Ringraziamento, e vini che nello specifico vengano dalle Langhe e dalle colline del Roero, la varietà che più si addice a questa festa è la Barbera: che ha in sè un’acidità rinfrescante e chiare note fruttate (quando vinificata nel metodo tradizionale) che possono accompagnarsi praticamente a tutte le sfumature comprese in un tradizionale piatto del Ringraziamento.
Generalmente si tratta di un vino con una bassa gradazione alcolica (sempre nella sua vinificazione tradizionale), un fattore importante per la selezione di Eric.
Ma dopo quanto detto non dobbiamo escludere o omettere il Nebbiolo dalle opzioni quando si avvicina il quarto giovedì di Novembre.
In America c’è la tendenza a riservare gli abbinamenti a quello che può definirsi il regno della perfezione. Certamente, Barolo e uova con grattata di tartufo bianco fanno uno dei più incredibili sposalizi cibo/vino al mondo . Ma questo non deve significare che non possa esserci un ottimo connubio anche con la pizza, sebbene non si tratti di un piatto “wine-friendly”.
In Piemonte, il Nebbiolo viene bevuto con una varietà di pietanze così ampia che molti negli Usa neanche immaginerebbero.
Una delle cose che fa si che il Nebbiolo così versatile (rendendolo spesso un ottimo accompagnamento) è l’acidità naturalmente presente in questa varietà, anche quando è giovane.
Andando oltre il nostro interesse personale nello sperare che scegliate un Nebbiolo delle Langhe o del Roero, un Barolo o un Barbaresco per il vostro Ringraziamento, vi incoraggiamo a provare questo abbinamento per sorprendervi del risultato finale.
Dopo tutto in Piemonte non sarenbbe una vera festa senza Nebbiolo. Quindi perché non in America?
P.S. Tenuta Carretta produce anche un fantastico Barbera d’Alba tradizionale!