A Pasqua prosciutto o agnello? In Piemonte decisamente agnello. Buona Pasqua a tutti!

Abbiamo adorato l’articolo della giornalista enogastronomica del New York Times, Kim Severson: “Prosciutto o agnello? Il dilemma della Pasqua potrebbe cambiare”.

“Chi cucina durante questa festività vi farà una domanda fondamentale: siete una famiglia da agnello o da prosciutto?”.

Anche svariati anni dopo il rinascimento gastronomico, che negli USA è iniziato negli anni Settanta con ristoranti come Chez Panisse, French Laundry, e poi il Jeremiah Tower’s Stars, molti americani sono ancora riluttanti nello scegliere l’agnello.

“Negli USA anche in epoca moderna l’agnello non è mai stato diffuso nè popolare quanto la carne di vitello o di maiale.” nota la Severson, “In media se ne consuma meno di mezzo chilo a testa in un anno… Volendo fare un paragone noi mangiamo oltre 22 chili di carne suina pro capite e i numeri crescono quando si tratta di vitello o pollame”.

Ma la giornalista auspica ed ipotizza un cambiamento.

“Ultimamente stavo riflettendo sul fatto che l’agnello sia la scelta ideale per Pasqua. Forse in parte perché tendo a andare controcorrente”.

Qui in Piemonte, il tradizionale pranzo di Pasqua prevede i classici ravioli al plin, vitello, coniglio, verdure e formaggio (la ricetta varia di famiglia in famiglia), seguiti dalla portata principale ovvero l’agnello arrosto. Sebbene alcuni prediligano il capretto, l’agnello rimane la scelta preponderante in moltissime regioni.

Tutti i vini rossi di Tenuta Carretta si accompagnano all’agnello, anche se il nostro Barolo Cannubi per noi resta la prima scelta.

Tuttavia se quest’anno, durante il pranzo di famiglia, servirete un prosciutto affumicato e glassato al miele vi consigliamo di accompagnarlo col nostro Roero Arneis Canorei: le delicate note affumicate conferitegli da un breve affinamento in legno lo rendono un abbinamento perfetto.

Quali che siano le vostre scelte per il pranzo di Pasqua, Tenuta Carretta vi augura delle buone vacanze (e un ottimo pranzo)!